Questi cinque anni sono molto proliferi, in particolare per la produzione dei Quaderni in formato digitale, che si affiancano ai tradizionali volumi a stampa. La riduzione dei costi e la diffusione via web dei quaderni, con il conseguente abbassamento del numero di copie, permetterà qualche pagina in più e un po' di colore…   

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Amorosa e paesaggio

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Risorgimento letture

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150 anni

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Teatro 10º anniversario

  • Anno XXIII, n.1,
settembre 2011
    "L'Amorosa ed il paesaggio collinare"
    Ariano Guastaldi, Lucia Mazzetti, 
traduzione in inglese a cura di P.B. Garvin
, fotografie Ariano Guastaldi

    Pagine 120 + copertina, Brossura filo refe.
    L’antica fattoria dell'Amorosa contestualizzata nel paesaggio circostante. «Il paesaggio toscano, da secoli celebrato per la sua bellezza e tipicità; continuamente riscoperto da artisti, viaggiatori e poeti; sempre più usato per rafforzare concetti di bellezza, eleganza e tranquillità; deve tutto o quasi al lavoro dell'uomo. Salvo rare eccezioni, infatti, non presenta elementi naturali fuori dalla norma. In molti casi, l'oggetto di questa pubblicazione ne è un esempio, offre un andamento assolutamente normale, una serie di colline, non particolarmente pronunciate, che dividono due valli non molto estese. La differenza con tutti gli altri paesaggi l'hanno fatta i nostri antenati.
L'uomo ha modificato l'intero pianeta e continua a farlo, nel bene e nel male, spesso senza accorgersi dei cambiamenti che produce. Solo di recente ci siamo accorti, ma non tutti, che esiste il paesaggio. È del 20 ottobre 2000, infatti, la "Convenzione europea del Paesaggio", firmata a Firenze, in occasione del Congresso dei Poteri Locali e Regionali del Consiglio d'Europa, nella quale si legge tra l'altro «Persuasi che il paesaggio rappresenta un elemento chiave del benessere individuale e sociale, e che la sua salvaguardia, la sua gestione e la sua pianificazione comportano diritti e responsabilità per ciascun individuo».


  • Consigli di lettura intorno alla storia del Risorgimento e dell’Unità d’Italia Bibliografia illustrata delle pubblicazioni disponibili in biblioteca sull’argomento.
     Formato A5 a stampa – 2011  
  • Rigomagno all’Italia
    Le vignette umoristiche di ‘Rigomagno Ridens’ del “Colle degli Ulivi” 2011, dedicate al 150º anniversario dell’Unità d’Italia.
    G. Beduschi, A. Guastaldi.
     Formato A5 a stampa – 2011
  • anno XXIII, n. 1
ottobre 2012
    "Sinalunga. 2002-2012 i primi dieci anni del Teatro Comunale"

    
Ariano Guastaldi, Lucia Mazzetti
    Pagine 144 + copertina. Brossura fresata.
    «I Quaderni Sinalunghesi, fin dalla prima edizione, sono stati anche uno strumento per "ricordare" eventi e momenti importanti della vita culturale del nostro Comune. Nella mission che ormai li caratterizza e che ne distingue il progetto editoriale non potevamo dunque dimenticare l'appuntamento nel 2012 con un "compleanno" importante come i primi dieci anni dalla inaugurazione e nuova vita del Teatro Comunale "Ciro Pinsuti" di Sinalunga».

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Toponomastica

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Onomastica

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Gemellaggio

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Liberazione 70º

  • anno XXIV, n. aprile 2013
    "Dizionario toponomastico di Sinalunga
 Origine e significato di 700 nomi di luogo"
    Emanuele Grieco
    Pagine 120 + copertina. Brossura.
    «Dare un nome alle cose del mondo e renderlo così conoscibile è una prerogativa dell'evoluzione e della presenza dell'homo sapiens valorizzata nel pensiero antico sia filosofico che religioso.
Dare un nome ai luoghi in cui abitiamo e viviamo, fa parte, crediamo, di questo riconoscimento e dunque anche la disciplina della "Toponomastica" assume sotto questa luce un valore importante, non solo dal punto di vista strettamente geografico, ma anche come testimonianza di ordine storico-sociale dell'evoluzione di una comunità che ha nel tempo nominato paesi, borghi, vie, piazze, località.
 Sempre più spesso purtroppo la conoscenza del significato vero e originario di molti dei toponimi di vie, piazze, vicoli, va perduto in sé ed anche rispetto al contesto in cui si colloca. Basta inserire il nome di una strada in uno degli optional sempre più spesso in dotazione delle vetture che si arriva all'indirizzo senza avere una cartina, ma anche senza sapere, alla fine, che percorso abbiamo fatto, visto che la voce del "navigatore" ci guida e non dobbiamo così preoccuparci di nulla. Certo questa "comodità" non è da disdegnare, se però non dimentichiamo il senso della Topomonomastica di una città, di un paese, di un territorio che oltre ad essere l'insieme dei nomi attribuiti alle entità geografiche, appunto, ne rappresenta anche lo studio storico-linguistico…»
  • anno XXV, aprile 2014
    "Onomastica storica di sinalunga - Storie del paese attraverso i cognomi, i nomi e i soprannomi"
    Emanuele Grieco
    
Pagine 92 + copertina.
 Brossura.
    «Come per magia, in questo nuovo lavoro di Emanuele Grieco, i luoghi, le vie, le piazze di Sinalunga, delle quali abbiamo scoperto la storia dei nomi nel Dizionario Toponomastico, si popolano di persone, di famiglie, di gente, e consociamo molti di loro attraverso la storia di cognomi e nomi ricercati in fonti documentali diverse, tutte puntualmente analizzate dall'autore.
Possiamo così, attraverso la storia dell'onomastica, ricostruire i "cognomi" che per il ruolo che hanno avuto nella nostra tradizione, assumono il compito di collocare la persona, con il suo nome proprio, nell'appartenenza ad una famiglia e ad una discendenza: una carta d'identità puntuale ed estremamente interessante. In queste pagine ecco scorrere i cognomi che i documenti e le fonti sulla storia di Sinalunga ci restituiscono e Grieco si spinge però anche nella ricerca di un confronto con l'oggi: i cognomi che restano, quelli che si trasformano, modificano, e ci porge anche ipotesi, spiegazioni di queste trasformazioni».
  • anno XXVI maggio 2015
    Sinalunga - Aÿ Champagne, 10 anni di gemellaggio. 2004-2014
    
Pagine 56 + copertina.
 Brossura.
    Ricordo fotografico dei primi dieci anni di gemellaggio.
  • Anno XXVI, 
gennaio 2015
    "Luglio 2014 - 70 anni fa… la Liberazione"
    
Pagine 60 + copertina. Brossura.
    «La ricorrenza del 70° anniversario della liberazione d'Italia dall'occupazione nazi-fascista non può che essere ricordata con un omaggio formale.
 
La scelta, dunque, di dar vita, attraverso l'Assessorato alla Cultura del Comune di Sinalunga, a questa iniziativa nasce dall'impegno permanente che la nostra comunità ha da sempre portato avanti nell'ambito della memoria e quindi del ricordo, delle tradizioni e delle radici che vanno poi a caratterizzare la nostra identità. Attraverso questa pubblicazione ogni famiglia del Comune di Sinalunga avrà l'opportunità di conoscere i fatti che furono vissuti dai nostri concittadini dell'epoca, ma soprattutto di trasmettere ai giovani lo spirito e i valori che caratterizzarono la ricostruzione post bellica. In una fase storica delicata e complessa come quella che stiamo vivendo, attraverso il rispetto reciproco e la democrazia applicata anche nei semplici rapporti quotidiani, possiamo contribuire a promuovere una cultura civica incentrata sui principi della libertà, della responsabilità e della giustizia.  Una pubblicazione storica di grande valore sociale e antropologico. È con questa sintetica definizione che auguro a tutti i lettori un piacevole viaggio negli anni '40 attraverso le fonti che l'Amministrazione Comunale di Sinalunga è riuscita a raccogliere in un lavoro organico e completo composto da immagini dell'epoca, interviste e atti pubblici. A tutti un ringraziamento. L'Assessore alla Memoria 
Laura Mannucci».

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"Dizionario toponomastico di Sinalunga"
Origine e significato di 700 nomi di luogo
Emanuele Grieco

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Onomastica storica di Sinalunga
Storie del paese attraverso i cognomi, i nomi e i soprannomi"
Emanuele Grieco

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il Laboratorio del Ciro Pinsuti
«In questo libro elettronico, che ho deciso di intitolare “Il Laboratorio del Ciro Pinsuti”, sono pubblicate alcune fotografie scattate nella serata di sabato 17 maggio 2014. Sarebbe stato più logico e, soprattutto, più vero, se lo avessi intitolato “Il Laboratorio di Maria Claudia Massari”. Ma sono convinto che Maria Claudia condividerà la scelta».
Fotografie Ariano Guastaldi.

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Una Guida giovane
“e-inclusion: a portata di LIM” Progetto RETE Scuole Valdichiana “Insieme per una scuola migliore”
Visitare oggi e conoscere il passato: una “piccola” guida, frutto dello studio e della collaborazione delle classi 5^B della scuola Primaria di Pieve e 1^C della scuola Secondaria di Sinalunga.

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Manoscritti e lavori d'altri tempi al giorno d'oggi”
Sinalunga e il centro storico, guida realizzata dalla classe 5ª A della scuola Primaria Pieve e classe 1ª A della scuola Secondaria di Sinalunga.

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Sinalunga - Aÿ Champagne, 10 anni di gemellaggio

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"Luglio 2014 - 70 anni fa… la Liberazione"

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  • anno XXVI 2015
    La necropoli etrusca di San Giustino a Sinalunga - Tombe 1, 2, 3, 7
    Ada Salvi
    Pagine 144 + copertina. Brossura. E in digitale [ VEDI/SCARICA ]


  • «La ricerca di Ada Salvi sulla necropoli arcaica di S. Giustino a Sinalunga, ora qui edita nei "Quaderni Sinalunghesi", rappresenta l'esito virtuoso dell'azione sinergica condotta tra la Soprintendenza Archeologia e il Comune di Sinalunga, istituzioni che sono state in quest'opera affiancate dagli appassionati e dai ricercatori locali desiderosi di promuovere la conoscenza storico-topografica del comprensorio, affrontando in maniera sistematica e scientifica uno scavo complesso di una, seppur piccola, necropoli, la cui importanza risiede nel trovarsi in un'area a cuscinetto tra il territorio di Chiusi, sul quale gravitò fin da epoca arcaica, e quello aretino, nella cui orbita entrò a partire dal III-II secolo a.C., come illustra l'Autrice. […] La ricerca svolta a S. Giustino ha portato alla luce una piccola, ma ricca, necropoli che ci auguriamo possa essere resa quanto prima fruibile grazie all'impegno dell'Amministrazione Comunale, alla quale dobbiamo anche la presente pubblicazione, che rappresenta la conclusione di un lavoro di ricerca che sarebbe rimasto altrimenti incompleto. In questo modo, invece, i dati emersi dallo scavo potranno essere resi noti anche al più vasto pubblico di studiosi e appassionati… Andrea Pessina, Soprintendente Archeologia della Toscana»

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I Quaderni contrassegnati con questi loghi rientrano nel Programma ufficiale delle commemorazioni del centenario della Prima guerra mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale

Memorie del Centenario

«Confido che si proceda con il dovuto impegno nell’opera di conservazione della memoria e di analisi e riflessione storica sul primo grande conflitto mondiale, e che da parte delle competenti istituzioni si segua con attenzione la preparazione dell’anniversario» Giorgio Napolitano.
Come auspicato dal Presidente della Repubblica il Governo si farà carico di armonizzare le attività promosse dai diversi enti coinvolti, coordinando o avviando iniziative che avranno i medesimi obiettivi, chiedendo a Istituzioni e Associazioni di partecipare all’iniziativa. Il Comune di Sinalunga aderisce il 10 febbraio 2015 con il progetto «Centenario Prima Guerra Mondiale 1915-1918 – Sinalunga ricorda – I ricordi dei sinalunghesi», ottenendo la concessione del logo ufficiale delle “Commemorazioni del Centenario della Prima Guerra Mondiale”, e classificandosi al 278º posto della graduatoria nazionale. Un risultato che deve essere osservato alla luce dell’altissimo numero di partecipanti, molti dei quali di grande importanza: Istituti regionali, Città, Province, Associazioni a carattere nazionale…
La descrizione ufficiale ci spiega che «il logo è quadrato il che permetterà un perfetto inserimento su tutti i supporti comunicazionali ed una perfetta armonia visiva all’occhio del fruitore. Il contenitore delle forme che compongono il logo è in realtà un quadrato non definito nei quattro lati, il che consentirà un completamento amodale della forma in chi legge. La percezione è quella di un contenitore quadrato, in realtà abbiamo una forma aperta sia nel lato destro che in quello sinistro. Su una base grigia si staglia la sagoma di un militare italiano, un fante della prima grande guerra. La base è un pianoro, forse un punto di vista panoramico che ci fa immaginare che il militare si affacci e guardi un futuro, probabilmente quello da cui noi guardiamo a questo evento del passato. Il militare è in posizione di riposo perché il peggio è passato e guarda innanzi a sé, verso una strada futura segnata da un tricolore che attraversa il nostro campo visivo. Anche il tricolore si completa in maniera amodale, la striscia bianca esiste solo in quanto esistono le altre due che idealmente la contengono. Le curve del tricolore puntano verso l’alto, diventano un’ideale strada da percorrere. Una strada di pace di un paese che va ad unirsi, infatti le due curve tendono a convergere».
Avendo iniziato le ricerche prima che il Governo decidesse di coordinare le iniziative, abbiamo ritenuto di pensare ad un logo “comunale” che caratterizzasse le diverse iniziative in programma. Il logo ideato, essenziale nel segno grafico, contiene diversi elementi di forza, il più importante dei quali è l’elmetto modello Adrian dei nostri soldati, posizionato all’inizio, nel giusto verso di lettura, e sbalzato in avanti, come ad uscire dalla bidimensionalità della composizione, che si chiude con lo stemma comunale in uso nei primi decenni del ’900. Tra questi due poli le scritte, più marcata quella relativa alla partecipazione italiana alla Prima guerra mondiale, sintetizzata con un “15-18” consunto dal tempo; più leggere le altre, per le quali è stato usato un carattere leggermente arrotondato perché si potessero raccordare con le immagini, senza sopraffarle. Tutto è fuso nel colore grigio-verde delle uniformi dei nostri soldati, dal quale l’elmetto si distacca ulteriormente per una separazione tonale nell’ambito dello stesso colore. La bandiera italiana, risolta con brevi segni di matita, ravviva l’intera composizione e la chiude con le virgolette, che erano state aperte dalla zona scura dell’elmetto. Sebbene il colore giochi una parte molto importante nella composizione del logo, la riproduzione in bianco-nero, con le scalature di grigio raggruppate in due sole zone (elmetto e bandiera), non perde di significato. 

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  • anno XXVI,n.2 maggio 2015
    "Sinalunga nella Grande guerra"
    Emanuele Grieco, Ariano Guastaldi
    Pagine 152 + copertina. Brossura e digitale
    «Non è nostra intenzione raccontare la storia del conflitto: di come ebbe inizio e di come finì. E neppure dire chi vinse e chi perse, né tanto meno chi aveva ragione e chi torto. Vogliamo solo fornire qualche pretesto per una riflessione sull’argomento, e tracciarne un quadro generale che possa essere d’aiuto per seguire più facilmente gli eventi di cui narreremo.
    Ai 324 soldati sinalunghesi che da un fronte lontano non tornarono più, ed ai 1.600 partecipanti censiti, è dedicata questa prima monografia dei "Quaderni Sinalunghesi” della serie del Centenario della Grande guerra».
  • anno XXVI,
supplemento al n.2
 maggio 2015
    "Sinalunga sui fronti altrui"
    Emanuele Grieco, Ariano Guastaldi
    Pagine 68 + copertina.
 Brossura e digitale
    I Sinalunghesi chiamati a combattere durante la Prima guerra mondiale su fronti fuori dall'Italia

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Sinalunga nella Grande guerra” Appunti per non dimenticare
Furono 1600 i sinalunghesi chiamati al fronte. Di questi 324 non fecero ritorno.

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Sinalunghesi sui fronti altrui “Appunti per non dimenticare”. Alcuni dati e molte immagini per ricordare che la partecipazione dei soldati italiani alla Prima guerra mondiale non fu circoscritta solo al territorio delle Alpi orientali, ma si estese a quasi tutti quelli che furono interessati dal conflitto: dall’Africa all’Asia, dai Balcani al Nord-est della Francia. In occasione della visita di una delegazione sinalunghese alla Comunità gemella di Aÿ Champagne, nelle cui vicinanze, a Bligny, si trova un grande cimitero di guerra italiano, viene programmato un omaggio istituzionale comune ai nostri caduti. In considerazione di ciò, viene ristampato il Quaderno con una fotografia di copertina diversa, che mostra i nostri soldati, durante la Grande Guerra, sul ponte della cittadina di Epernay, poco distante da Aÿ, come edizione riservata alla comunità gemellata francese.
 E. Grieco, A. Guastaldi

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I Sinalunghesi alla Grande Guerra “In questo volume sono riportati i partecipanti sinalunghesi alla Prima guerra mondiale, di cui abbiamo trovato traccia nella ricerca condotta in occasione del centenario dell’entrata in guerra dell’Italia, e pubblicati in due capitoli diversi nel libro “Sinalunga nella Grande guerra”, al quale, essendone questa l’appendice, si fa riferimento. Questa parte, inizialmente un foglio elettronico, contiene dati anagrafici, ritratti, le medaglie al valor militare e le croci di Cavaliere di Vittorio Veneto, e le mostrine dell’unità di appartenenza, le quali, non essendo pienamente apprezzabili in bianco nero, non erano state pubblicate nel libro a stampa 

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Virgole colorate su fondo grigio-verde 
Il Quaderno approfitta delle mostrine per fare un quadro colorato della presenza dei soldati
sinalunghesi nei diversi reparti del Regio Esercito.

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15-18 La Propaganda 
Durante la Prima guerra mondiale le nazioni belligeranti fecero largo uso di immagini, prevalentemente disegnate in modo semplice, abbinate a testi brevi e diretti, per ottenere messaggi che avessero un alto impatto emotivo. La loro diffusione per lo più era affidata a manifesti, cartoline e copertine di riviste…

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La guerra di Teano  dal diario: “Mio fratello Teano alla Guerra” di Enea Pichini
Disegni originali: Giovanni Beduschi, Enrico Biondi, Athos Careghi, Lido Contemori,
Roberto Giannotti, Alfio Leotta, Roberto Mangosi, Danilo Paparelli, Pierpaolo Perazzolli,
Luca Ricciarelli, Tiziano Riverso, Oscar Sacchi, Carlo Sterpone, Paola Tosti

Coordinamento: Ariano Guastaldi

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Troppi papaveri  Racconto su fatti veri
«…In tanta confusione emerge un disegno che ritrae un soldato italiano, che chiameremo “Beppe” per i motivi che appariranno evidenti leggendo la storia, alcuni papaveri, ed una serie di scritte, tra le quali: “troppi papaveri”, “alti papaveri”, campo di papaveri”, “Monet, “Donna con parasole”. Con questa serie di elementi ho composto la copertina del libro. Spero di non aver travisato i pensieri di mio padre…»

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Novembre 2015: un ricordo  Collegiata di Sinalunga sabato 7 novembre 2015. Una cerimonia nell’ambito della festa del 4 Novembre – giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, per ricordare, in comune raccoglimento, la partecipazione dei molti sinalunghesi alla Prima guerra mondiale. Don Tonino Savina ha celebrato la Santa Messa in suffragio dei caduti di tutte le guerre. Al termine, il Sindaco Riccardo Agnoletti, ha deposto una corona di alloro nella cappella  dedicata ai caduti di Grande. 

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25 Aprile 2015
… in piazza a Sinalunga

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L’Infiorata di Farnetella
il complesso dei lavori di costruzione delle figure, rappresenta solo un aspetto, anche se con molte sfaccettature. E così, oltre alle figure, ai fregi, alle geometrie diverse, sono interessanti per esempio i diversi metodi di lavoro dei gruppi, la scelta dei fiori e gli accessori di lavoro. Passando da un borgo all’altro, si percepiscono atmosfere diverse nelle quali non è difficile riscontrare elementi di sana competizione, che probabilmente è il sale che tiene in vita la tradizione

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Primavera
Percezioni di primavera. Particolari, dettagli e qualche intero tratti dalle opere di Anse, sviluppati
sullo stesso tema, con due poesie finali dell’autrice.

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L'impresario delle Smirne”. Con Lorenzo Bartoli, Pietro Beligni, Francesco Bolo Rossini, Andrea Brugnera, Lucia Buracchi, Marianne Lewandowski, Erminia Leonelli, Maria Claudia Massari, Lorenzo Oglialoro, Giovanni Rafanelli, Sara Settepanella, Virna Talia, Nicola Valentino. Regia: Maria Claudia Massari. Scene e costumi: Marco Borgogni. Luci: Danilo Facco. Suono: Marco Saloni

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Sinalunga. Presepe vivente
Testi: Marcella Biribò, Emma Licciano
fotografie: Ariano Guastaldi.

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