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SINALUNGA. Identità, Arte, Territorio... Ieri e oggi

Il Bando “Festa della Toscana” dedicato dal Consiglio Regionale per l’anno 2024 al tema: “Toscana, terra di genio e innovazione” si colloca nell’ambito di quelli che sono i valori fondativi della festa stessa, istituita proprio per non dimenticare l’Editto di Pietro Leopoldo Granduca di Toscana, abrogativo della pena di morte nel Granducato.
La Festa della Toscana rappresenta un’occasione per riflettere sui temi generali dei diritti, sull’identità e la storia del territorio. L’opportunità del bando 2024 ci permette di portare nuovamente attenzione al territorio comunale attraverso un percorso che trova nelle opere d’arte custodite nel ricco patrimonio architettonico religioso, così come nel paesaggio risanato, un omaggio al genio dei nostri pittori, scultori, orafi, argentieri, architetti, ingegneri, che hanno lasciato testimonianze significative che sono state negli anni in parte documentate, ma che meritano sempre una nuova attenzione.
Il viaggio comincerà a partire dalla Collegiata, ubicata nella piazza principale del centro storico di Sinalunga: piazza religiosa e civile al contempo in quanto ospita anche il Palazzo pubblico sede del Comune. La grande chiesa è dedicata a S. Martino Vescovo di Tours che è anche il Patrono di Sinalunga. Un Santo che rappresenta da sempre solidarietà e generosità, elementi che ci riconducono ai valori che la Festa della Toscana intende sollecitare.
L’11 novembre, Festa del Patrono di Sinalunga, nei riti religiosi è anche la preparazione del cammino verso la Luce Interiore del Natale. Nella cultura contadina della mezzadria, molto diffusa in Toscana ed in tutta la Valdichiana, lo stesso 11 novembre era anche l’inizio dell’anno agrario: vale a dire il ciclo di usufrutto dei poderi e dunque la data in cui venivano rinnovati gli accordi tra mezzadri e proprietari, oppure tragicamente quella in cui si doveva abbandonare il podere.

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Ciò che ci proponiamo con il progetto è un viaggio documentale e multimediale per valorizzare testimonianze storiche, artistiche, architettoniche, paesaggistiche del territorio sinalunghese implementando la documentazione digitale ed a stampa del progetto editoriale della Biblioteca Comunale ormai più che trentennale, con uno sguardo ad opere di ingegno arrivate fino ai giorni nostri: le opere d’arte di vario genere e importanza, le evidenze paesaggistiche, e le strutture più importanti, belle e geniali che lungo il Canale Maestro della Chiana, testimoniano come i Geni Toscani: Leonardo, Ximenes, Torricelli, Galilei, Fossombroni, risolsero il problema “Bonifica della Chiana” al tempo di Pietro Leopoldo.

… e poi ci sono i “nostri geni”

di cui dobbiamo andare tutti molto fieri
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la massaia

…forse il genio più grande; la quale, usando inventiva e pochissimi ingredienti riusciva a mettere in tavola il pranzo per tutta la famiglia

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la chianina

… una vera e propria invenzione il cui merito è tutto del prof. Ezio Marchi di Bettolle

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l'aglione

una scoperta archeologica a cui nessuno pensava più: ricercata, testata e prodotta nel territorio sinalunghese

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i “Pici con le briciole”, il piatto più geniale delle nostre massaie.
Per preparare la pasta usavano solo farina e acqua; quando era possibile anche un uovo per legare meglio e aumentare la gradevolezza, ma era cosa molto rara.
Per il condimento: pane raffermo, passato in padella con un velo di grasso di maiale, per rendere il sugo saporito, croccante… e molto appetitoso. Al tempo non c'era alcuna necessità di stimolare l'appetito, ce n'era in abbondanza, ma le nostre massaie, oltre ad essere brave, erano anche molto buone.
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Le splendide Chianine sulle colline tra Sinalunga e Trequanda, caratterizzano il paesaggio.
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Fiori di Aglione della Valdichiana… quasi un'opera d'arte.
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frammenti d'arte

presenti nel territorio sinalunghese
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