Laboratorio in 4 appuntamenti per muovere i primi passi nel mondo dei racconti horror.
A cura della libreria “La Casa sull’Albero” di Arezzo
28 febbraio – 6,13, e 20 marzo 2024
Dalle ore 16.00 alle ore 17.30
Max 20 partecipanti previa iscrizione da presentare alla Biblioteca Comunale di Sinalunga entro il 23 febbraio 2024
0577 631200 - biblioteca@comune.sinalunga.si.it
Inaugurazione 2 marzo 2024 ore 17.30
Letture Lisa Collodoro
Musiche Lorenzo Mercatelli
L’esposizione sarà visitabile fino al 23 marzo
orari di apertura:
matt. Mercoledì, Giovedì, Sabato 9:00-12:00
pom. Mercoledì, Sabato 16:00-18:30
A cura di Rachele Bindi psicologa e psicoterapeuta
Laboratorio di scrittura creativa articolato in sei incontri
Date: 15 e 19 marzo, 5 e 23 aprile, 3 e 14 maggio
Orario: dalle 16.00 alle 19.00
Max 15 partecipanti previa iscrizione da presentare alla Biblioteca Comunale di Sinalunga entro il 4 marzo 2024
0577 631200 - biblioteca@comune.sinalunga.si.it
Incontro con Claudia Chellini Ricercatrice Istituto Nazionale Documentazione Innovazione Ricerca Educativa che da quasi 100 anni è il punto di riferimento per la ricerca educativa in Italia e accompagna l’evoluzione del sistema scolastico investendo in formazione e innovazione e sostenendo i processi di miglioramento della scuola
23 marzo 2024 ore 17.00
TUTTE LE INIZIATIVE SI SVOLGERANNO PRESSO LA BI.BET.
SEZIONE DI BETTOLLE DELLA BIBLIOTECA COMUNALE
VIA MAZZINI, 4 - BETTOLLE
Iniziative rivolte alle scuole
Così a Bauci gli abitanti vivono sospesi tra le nuvole, guardano con i cannocchiali la terra dall'alto, “contemplano affascinati la propria assenza” le abitazioni alte sui trampoli e dolcemente curve, quasi animate da uno spirito surrealista.
Ciò che resta di Sofronia, città composta di due parti, è l'essenza ambigua dell'effimero che caratterizza i nostri tempi. Nell'affascinante capovolgimento di senso della città istituzionale in marmo e mattoni (nell'opera in candida porcellana) questa viene smontata e portata altrove, mentre la città dello svago e del circo rimane. La scelta di affidare a un objet trouvé la rappresentazione della città che resta, appare un paradosso.
Ersilia, la città fondata su un libro nell'immaginazione dell'artista, si compone di relazioni fatte di fili. Quando gli intrecci diventano troppo complessi, gli abitanti si allontanano fondando una nuova città. I profughi, nostalgici e consapevoli, che guardano la città abbandonata sono emblema di chi è in cerca di nuovi territori dell'anima.
Ottavia, città ragnatela. L'artista crea una composizione sintetica in cui la trama sottile e instabile è affidata a più parti assemblate tra loro: legni marini, fili ed una raffinata rete in porcellana.
Enigmatico poi è il ruolo della scacchiera nelle conversazioni tra Kublai Kan e Marco Polo; infatti, per Kublai il gioco costituisce una chiave di accesso alla conoscenza del suo impero. La scacchiera si fa ondulata, in una dimensione quasi onirica accoglie, tra le sue pieghe, oggetti trovati.
Artista, ceramista e costruttrice di automata
Si è formata, come ceramista, frequentando la Scuola d’Arte e dei mestieri Nicola Zabaglia del Comune di Roma tra il 2016 e il 2018 con Romana Vanacore e Claudio Valente, e il Corso di ceramica raku presso Sant’Elena Deruta, tenuto da Mondo Ceramica.
È artista nomade, sia poiché ama lavorare in molteplici luoghi dai quali coglie stimoli dissonanti e suggestioni sempre nuove, sia per la passione verso la ricerca e la sperimentazione di materiali e tecniche.
Entra in relazione con l’argilla creando opere in ceramica e porcellana.
Compone sculture e installazioni facendole dialogare con oggetti trovati: legni, sassi, piume, metalli, bacche o dettagli che la chiamano e restano lì in attesa, spesso anche a lungo, prima di trovare nuova vita divenendo parte di un’opera.
Le sue forme, ispirate dalla natura, possono essere astratte o rimandare a una realtà sognata, immaginata, che si definisce di volta in volta con modalità differenti.
Col gruppo di ceramiste DonnArgilla ha esposto nelle mostre Il Viaggio 2019 e TerraVitaDimora 2021, curate da Michela Becchis; Rifrangenze, curata da Elena Paloscia Ecodell’arte, presso la Biblioteca Hab culturale Moby Dick 2023 e in occasione di progetti e rassegne dedicate alla ceramica artistica, a Roma e in Italia.
Collabora dal 2001 con il Modern Automata Museum presso cui è responsabile della didattica.
Alcuni suoi automata sono conservati presso il Modern Automata Museum in Germania a Rüdesheim am Rhein presso il Siegfrieds Mechanisches Musikkabinett.
Scrittore poliedrico e saggista, critico di letteratura e paroliere, Italo Calvino è un protagonista di primissimo piano della cultura novecentesca italiana. Per quel poco che ci compete, quali interpreti, Calvino ha il dono di rendere naturale l’innaturale, di capovolgere il solito nell’insolito, rimettendo costantemente in discussione l’interpretazione dei fatti alla luce di storia e cultura. Così, come un illusionista, trasporta il lettore in un mondo che per il tempo della narrazione rimane perfettamente e logicamente reale, dal quale il lettore si stupisce a svegliarsi solo alla fine del racconto, quando a quella logica di sogno si contrappone quella della realtà a cui siamo abituati. La sua forza sta nel farti sentire per quel tempo di narrazione la possibilità concreta dell’alterità e la sua potenziale bellezza. In questo modo scaccia da un lato la paura del diverso, lasciando considerare al lettore come possibile una città che si sposta con i suoi abitanti, o una città in cui ad essere itineranti sono tribunali e prefetture, mentre la continuità è data dalle montagne russe e dallo zucchero filato. Questi stessi motivi sono quelli che rendono a nostro avviso Calvino perfetto per la lettura ad alta voce. Come lui dà realtà a mondi irreali, con la forza del bambino e del sogno, così la voce dà corpo a quelle parole, rendendole ancora più fortemente reali. La lettura ad alta voce è uno strumento, uno strumento che si presta da un lato a favorire la fruizione dell’opera scritta, dall’altro a darle vita attraverso suoni e interpretazioni sempre nuove e cangianti.
La musica di queste letture ritenta parzialmente l’impresa di Marco Polo nel suo Milione nonché quella di Italo Calvino nelle sue città, ossia quella di viaggiare tra diverse realtà uditive, al tempo stesso scoprendole e abbandonandosi ad esse. L’effetto tecnico desiderato, su modello dell’Histoire du soldat di Igor Stravinskij nelle sue tre danze, è quello di vivere la musica non soltanto in modo temporale, legata agli strumenti e allo stile dell’epoca, ma di percepire sonorità diverse pur mantenendo un ensemble e uno stile costante, in continuità tra viaggio (che viene vissuto) e viaggiatore (che lo vive). In questo modo, i timbri della nostra percezione del mondo e le costruzioni nelle città rimangono costanti lungo il viaggio, ma le civiltà e le commistioni sonore migrano di colore in colore. Le connessioni dei fili di Ersilia (le corde degli archi) diventano doppie e alte insieme al suono di bassi continui monacali nel loro momento meditativo, per contro la città ragnatela Ottavia ondeggia tra accordi sospesi in un blues indeciso e sempre indecifrato tra scale dal sapore orientale. La città di Bauci, tra forme armoniche classiche sognanti del jazz, rimane alta e lontano dal concetto di ritmo della vita sparendo tra battiti sempre più lenti, mentre Sofronia rigioca la sua dicotomia ritmica e armonica con forme semi-classiche, quale lei è: una meta in perenne metà. Ma l’autore del viaggio, Marco ed Io, che cerca di piegare e spiegare il mondo rispetto ai propri dogmi personali, non può che rimanere sempre meravigliato e turbato di fronte a ciò che incontra nell’altro (il Gran Khan e la prossima meta) e per lui l’unica soluzione possibile sarà arrendersi di fronte ad un percorso in cui non si ha il timone, ma soltanto la possibilità di stupirsi ed viaggiare nuovamente.
Lorenzo Mercatelli
Polistrumentista e compositore, si è diplomato in violino al Conservatorio di Musica “F. Morlacchi” di Perugia frequentando parallelamente masterclass e corsi di perfezionamento; ha fatto parte dell’Orchestra Giovanile di Uto Ughi, eseguendo concerti per l’importante rassegna di eventi musicali “Uto Ughi per Roma”, ha suonato in diverse occasioni concerti da solista (A. Vivaldi) e ha partecipato a concorsi nazionali (Nuovi orizzonti, Fausto Polverini, Riviera Etrusca). È stato membro dell’Orchestra da Camera dell’Umbria e nel 2014 con il suo quartetto d’archi sono stati selezionati dal Conservatorio di Musica di Perugia per rappresentarlo in concerto durante il prestigioso “Festival dei Due Mondi”. Parallelamente all’attività di esecutore si è interessato poi alla scrittura musicale in veste di arrangiatore ed ha suonato e collaborato per festival musicali quali (Umbria Jazz, Umbria che spacca, Alchemika, Invasione degli ultrasuoni, etc). Oltre all’attività di docente di musica, è stato fondatore dei Decostruttori Postmodernisti, progetto musicale a metà tra musica e teatro nato nel 2015 e che ha avuto numerosi concerti e collaborazioni (Perugia Music Fest, Festival Villa Solomei, Todi Festival, Tolfarte, Festival Giganti in collina, Gli insensati, Ra1, etc.) con il quale ha svolto una tournée in Inghilterra riscuotendo notevole successo; è stato inoltre seguito dall’agenzia musicale “Aida Studio”, insieme ad altri nomi importanti del panorama italiano di teatro e musica. Dal 2021 segue il progetto musico-editoriale “e-Dizione straordinaria” con Lisa.
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Lisa Collodoro
Lettrice da sempre, si è laureata in Filosofia e poi in Medicina presso l’Università di Pisa, ed è attualmente specializzanda in Medicina Interna, a Firenze. Senese di nascita ma non di origini, ha una famiglia sparsa un po’ per tutta l’Italia. Nei lunghi viaggi per raggiungere questo o quel parente, sente e guarda le culture a confronto, e inizia a sentirsi ben presto cittadina del mondo. E dal mondo provengono le storie che legge, racconti di popoli diversi e lontani. Viaggia e vive in diversi stati europei, e coltiva una fascinazione particolare per l’Oriente, vicino e lontano. Inizia a leggere ad alta voce per sua sorella, che da bimba fatica a trovare la pazienza di stare ferma a leggere, ma le piace ascoltare. Da allora continua a farlo per amici, compagni e parenti, spaziando tra italiano, tedesco e francese prima di farne un progetto di più ampio respiro musico-editoriale dal nome “e-Dizione straordinaria”, con Lorenzo, col quale avvia una collaborazione stabile dal 2021.
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“Quaderno” digitale in ricordo e documento dell'iniziativa, con un riassunto illustrato della mostra Rifrangenze da “Le Città Invisibili” di Italo Calvino, una esposizione di opere in ceramica realizzate da Marina Gigli. Il documento multimediale, contenente le letture di Lisa Collodoro e le musiche composte appositamente da Lorenzo Mercatelli.
Per ascoltare l'audio è necessario scaricare il documento.