* In ricordo di Giovanni Milianelli sfollato a Sinalunga dall’Isola del Giglio
* In ricordo dell’azione temeraria con la quale quel 2 luglio 1944 salvò il paese dal bombardamento degli Alleati, la Comunità, riconoscente, intitola al suo nome l’area dedicata ai Caduti di tutte le guerre nella piazza principale del paese.
2 luglio 2025
La partecipazione dei nipoti di Giovanni Milianelli, sinalunghesi ma anche venuti da lontano, e soprattutto i loro interventi emozionati, hanno contribuito a rendere questa cerimonia del 2 luglio 2025 particolarmente sentita ed al contempo amichevole.
Dal Comune di Isola del Giglio sono intervenuti, graditissimi ospiti, il Sindaco Armando Schiaffino e l’Assessore alla Cultura Domenico Solari, che hanno accolto l’invito del Comune di Sinalunga ricambiando così l’incontro fra le due Amministrazioni, che si tenne al Giglio nel settembre 1990, per tributare il primo riconoscimento, personalmente, nelle mani del caro “Nanni”, così come ricordato nel Quaderno Sinalunghese dedicato all'80 della Liberazione di Sinalunga, disponibile ora presso la Biblioteca comunale.
Questa cerimonia, legata ai ricordi della Liberazione di Sinalunga, quel 2 luglio 1944, ed all’impresa di Milianelli, è stata estesa al riconoscimento di un cittadino sinalunghese, noto nella comunità tutta, Emiro Meacci, anche lui ricordato dalle figlie presenti.
Le due famiglie hanno condiviso con le Amministrazioni Comunali di Sinalunga e di Isola del Giglio una giornata importante che merita anche questa di essere documentata affinché se ne conservi memoria.
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Affidiamo il ricordo della giornata a 8 immagini in bianco e nero, a toni alti e con una leggera patina dal sapore antico, in quanto siamo convinti che se alle fotografie togliamo il colore, ciò che rimane sono le emozioni.
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Dall'Introduzione: «Noi siamo ciò che siamo stati, il nostro presente è frutto e superamento del nostro passato, ma non la sua cancellazione. In particolare ciò ha un significato speciale per le istituzioni democratiche del nostro Paese rese libere dalla Resistenza e dalla Liberazione. I bollettini di guerra riportano l’ingresso ufficiale degli alleati in Sinalunga alle ore 12:00 del 2 luglio 1944. La restituzione e la consapevolezza della memoria collettiva e soprattutto delle memorie individuali di quegli anni dagli anziani alle giovani generazioni risulta un obiettivo irrinunciabile ed appare sempre più difficile. Mentre gli storici ricostruiscono e tengono il filo della Storia, ben più difficile appare il racconto della memoria specifica delle piccole comunità. In questo caso le fonti sono molto più labili e meno durature…»
il quaderno è disponibile anche in versione digitale, suddiviso in tre volumi, nella sezione “Quaderni Sinalunghesi”
«Caro Gennaro.
L’estate scorsa la mia nipote Simona figlia di Mariano, ebbe il piacere di incontrarsi con un giovane medico, figlio di una insegnante di Sinalunga; Simona gli parlò di me, e il suddetto medico gli disse che sua mamma mi conosceva e gli regalò un libro scritto per il 45º anno della liberazione di Sinalunga. Il detto libro l’ho letto fino al ponte del Galegno, dove dice che uno della provincia di Grosseto era sopra il carroarmato, però non precisa cosa ha fatto il Grossetano sul ponte del Galegno, lo spiegherò io più sotto.
Ricordo molto bene era il 2 Luglio ’44 era domenica; la gente diceva che al di la del ponte del Galegno ci sono dei carri armati; accertato che i tedeschi avevano lasciato il paese, decisi di andare verso il detto ponte. Verso le ore sette circa mi misi in moto verso la discesa; sulla destra c’erano delle abitazioni, ricordo delle persone anziane che conoscevo mi chiese[ro] dove andavo, io glielo dissi, loro mi sconsigliarono dicendomi che i tedeschi mi sparavano, io gli feci presente che i tedeschi avevano abbandonato il paese, continuando a camminare verso la meta loro ad alta voce dicevano: – Giovannino tornate indietro i tedeschi vi sparano. Con l’aiuto di Dio tutto andò bene…
[Da: Sinalunga. Dalla Resistenza alla Liberazione ed alla nascita delle nuove Istituzioni democratiche, “Quaderni Sinalunghesi”, Anno XXXVI, dicembre 2024].
Il Quaderno è a disposizione in Biblioteca
Sull'argomento offriamo ai nostri lettori anche alcune pubblicazioni digitali scaricabili gratuitamente cliccando sull'immagine o sul pulsante. Buona lettura… e, se volete, fateci sapere che cosa ne pensate.
QS DIGITALI
disponibili per il download
Giovanni Milianelli. Quel 2 luglio 1944 a Sinalunga
«Era stato un brutto mese quel giugno 1944. Il tempo freddo e piovoso sembrava studiato apposta perché a nessuno venisse in mente di sorridere, di scambiare una battuta con il vicino, di andare a fare due passi senza pensare a niente. Soprattutto senza pensare alla guerra, di cui si sapeva poco e si voleva sapere anche meno…
Era Domenica
«La cittadina della Valdichiana Senese si è svegliata quasi tranquilla. Solo due mine, delle molte piazzate dai Tedeschi, sono esplose a notte fonda: una ha aperto una voragine nell’incrocio tra la via dei Frati e quella del Canale, mentre l’altra ha fatto cadere qualche calcinaccio da una casa all’inizio della piazza principale. Se le altre mine non sono esplose per difetto (un meccanismo tedesco che non funziona sarebbe una grande soddisfazione…), oppure perché qualcuno si è dimenticato di innescare, probabilmente non lo sapremo mai. In ogni caso tutto sembra tranquillo, ma nessuno si fida, tanto che il parroco decide di non celebrare la Santa Messa…