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Sinalunga. Dalla Resistenza alla Liberazione ed alla nascita delle nuove istituzioni democratiche.

Noi siamo ciò che siamo stati, il nostro presente è frutto e superamento del nostro passato, ma non la sua cancellazione. In particolare ciò ha un significato speciale per le istituzioni democratiche del nostro Paese rese libere dalla Resistenza e dalla Liberazione.
I bollettini di guerra riportano l’ingresso ufficiale degli alleati in Sinalunga alle ore 12:00 del 2 luglio 1944.
La restituzione e la consapevolezza della memoria collettiva e soprattutto delle memorie individuali di quegli anni dagli anziani alle giovani generazioni risulta un obiettivo irrinunciabile ed appare sempre più difficile. Mentre gli storici ricostruiscono e tengono il filo della Storia, ben più difficile appare il racconto della memoria specifica delle piccole comunità. In questo caso le fonti sono molto più labili e meno durature.
Il Comune di Sinalunga negli anni più recenti, proprio per impedire questo processo di perdita di memoria locale di fatti ed eventi così importanti come quelli connessi con la Resistenza e la Liberazione dalla dittatura fascista e dall’occupazione nazista, ha istituito un Assessorato alla Memoria.
La Biblioteca comunale garantisce il supporto tecnico nelle progettazioni via via attivate a partire dalla prima dedicata alla ricostruzione delle giornate della Liberazione in occasione della ricorrenza dei primi 50 anni. Da allora si sono promosse più occasioni di riflessione, grazie alla raccolta di fonti documentali di vario genere rese disponibili in archivi istituzionali, ma particolarmente significative si sono rivelate le fondi documentali rese disponibili da privati cittadini che quegli anni li hanno vissuti, dalla locale sezione ANPI, da racconti e memorie individuali.

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ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE DI SINALUNGA!

Dai ricordi di Corrado Nardi (1885-1956)
«La mattina del 2 [luglio 1944] mi alzai alla solita ora. Il mio inquilino mi disse che gli inglesi erano già al Santarello, a 2 Km: quindi da noi e da qualche vicino che ne seguiva le mosse col cannocchiale, sapemmo che Sinalunga era ormai già tutta accerchiata. Non solo il Santarello, ma le Muriccia, Rigaiolo, il Serraglio, la Pieve erano già occupati: ad un certo punto però l'esercito invasore si era fermato tutto, e lo sparo delle artiglierie fatto più intenso consigliò tutti a correre di nuovo nei rifugi.
Alle 10 io uscii per recarmi alla Messa, e trovai deserta la piazza e desertissima la Chiesa. Tornato sulla piazza potei constatare che le mine fatte scoppiare nella notte non avevano prodotto il desiderato effetto: quelle poste entro il palazzo del Monte non avevano fatto crollare che un solo stanzino; tutte le altre si erano dimenticate di scoppiare, tranne quelle poste sulla via del Canale che hanno fatto crollare la strada in più punti rendendo il transito impossibile.
Nella piazza stessa ero completamente solo in quella splendida ed assolata mattina festiva di Luglio, si che tal cosa mi fece l'effetto di uno strano sogno, a completare il quale volli percorrere tutte le vie del paese ove non incontrai nè un cane nè una coda di esso. Solo quando giunsi sotto casa mia trovai seduti su di uno scalone il mio vicino Amos Graziani ed i suoi famigliari, e con tutti costoro, intavolai un po' di conversazione che dopo 1/4 d'ora fu interrotta dalle grida di alcuni ragazzi a squarciagola
– Sono arrivati gli inglesi I!!!.
Tutti a corsa ci slanciammo verso la piazza ove giungeva il primo scaglione dell'esercito liberatore, al quale poi, in autocarri seguirono gli altri. Ma come posso io essere capace di descrivere la scena commovente che videro i miei occhi di quell'ingresso trionfale[…]»

70 anni fa…

«La ricorrenza del 70° anniversario della liberazione d’Italia dall’occupazione nazi-fascista non può che essere ricordata con un omaggio formale.   La scelta, dunque, di dar vita, attraverso l’Assessorato alla Cultura del Comune di Sinalunga, a questa iniziativa nasce dall’impegno permanente che la nostra comunità ha da sempre portato avanti nell’ambito della memoria e quindi del ricordo, delle tradizioni e delle radici che vanno poi a caratterizzare la nostra identità. Attraverso questa pubblicazione ogni famiglia del Comune di Sinalunga avrà l’opportunità di conoscere i fatti che furono vissuti dai nostri concittadini dell’epoca, ma soprattutto di trasmettere ai giovani lo spirito e i valori che caratterizzarono la ricostruzione post bellica. In una fase storica delicata e complessa come quella che stiamo vivendo, attraverso il rispetto reciproco e la democrazia applicata anche nei semplici rapporti quotidiani, possiamo contribuire a promuovere una cultura civica incentrata sui principi della libertà, della responsabilità e della giustizia. Una pubblicazione storica di grande valore sociale e antropologico. È con questa sintetica definizione che auguro a tutti i lettori un piacevole viaggio negli anni ’40 attraverso le fonti che l’Amministrazione Comunale di Sinalunga è riuscita a raccogliere in un lavoro organico e completo composto da immagini dell’epoca, interviste e atti pubblici. A tutti un ringraziamento.» 
L’Assessore alla Memoria Laura Mannucci   
Dalla prefazione di “70 anni fa… la liberazione”
a cura della Redazione dei Quaderni Sinalunghesi

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Rievocazione storica con l’Associazione storico culturale “Quelli della Karin” e la Fanfara dei Bersaglieri

monumento ai caduti

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