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Legge 30 marzo 2004, n. 92

Art. 1.
1. La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale "Giorno del ricordo" al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.


«Per troppo tempo le sofferenze patite dagli italiani giuliano-dalmati con la tragedia delle foibe e dell’esodo hanno costituito una pagina strappata nel libro della nostra storia.» (Sergio Mattarella)

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il “Ricordo” dei nostri giovani

Pensieri elaborati in digitale dalla classe 3ªC “tempo prolungato” della Scuola Secondaria di Primo grado, Istituto Comprensivo “J. Lennon” di Sinalunga, relativi al “Giorno del Ricordo”.


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biblioteca comunale di sinalunga

Il Giorno della Memoria è stato istituito con la legge n.211 del 20 luglio 2000 al fine di ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione degli ebrei, coloro che hanno subito la deportazione, la prigionia e la morte e chi si è opposto allo sterminio, mettendo a rischio la propria vita per salvarne altre. Il coordinamento delle iniziative patrocinate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri è affidato al Comitato di coordinamento per le celebrazioni in ricordo della Shoah, istituito nel 2009. 

Da leggere

Si ricorda ai nostri lettori che in Biblioteca a Sinalunga e nella sezione bi-Bet di Bettolle sono a disposizione per il prestito molti libri interessanti sull'argomento. Si ricorda anche le pubblicazioni realizzate riguardanti il nostro territorio. Due di queste sono disponibili in formato digitale. Le puoi scaricare cliccando sui pulsanti:

“È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo.” (Anna Frank)


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9 marzo 2013 a L'Amorosa

Elena Gianini Belotti

Un ricordo

La sera della Vigilia di Natale è morta a Roma Elena Gianini Belotti, scrittrice, saggista, pedagogista, una figura fondamentale per la nascita del femminismo in Italia e la cui eredità culturale è di grande attualità ben più di quanto consapevolmente si sappia. Da ormai molti anni erano frequenti i suoi soggiorni a Trequanda dove aveva scelto di passare una buona parte del suo tempo.

Cruciale nella storia del femminismo, ma anche per la comprensione dell'evoluzione dei costumi, è stato il suo libro Dalla parte delle bambine. L'influenza dei condizionamenti sociali nella formazione del ruolo femminile nei primi anni di vita che, pubblicato la prima volta nel 1973, anni di vivace dibattito e acerrimi scontri di idee, ebbe un successo al di là di ogni aspettativa. I tempi erano maturi per accogliere le riflessioni per alcuni destabilizzanti di Elena sui rapporti uomo-donna e sull’educazione dei bambini e delle bambine, che lei aveva colto nel suo lavoro alla scuola Montessori di Roma dove aveva anche diretto il Centro Nascita istituito nel 1960.

Intuì e studiò ciò che sta dietro alle condizioni di inferiorità della donna rispetto all'uomo, fin dalla più tenera età: «I movimenti del corpo, i gesti, la mimica, il pianto, il riso sono pressoché identici nei due sessi all’età di un anno o poco più… a quest’età sono aggressivi maschi e femmine. Più tardi l’aggressività del bambino continuerà ad essere diretta verso gli altri, la bambina diventerà auto aggressiva per aderire al modello che la vuole incanalata verso la debolezza, la passività, la civetteria».

La collaborazione con la Biblioteca comunale di Sinalunga prese avvio alla fine degli anni novanta in un indimenticabile “Corso di scrittura” che tenne a Sinalunga per un nutrito gruppo di donne appassionate lettrici e che con la scrittura si volevano cimentare; una esperienza che non si è persa ma è proseguita anche dopo questo avvio con una “maestra” di così gran levatura.

Da allora, anche grazie ai rapporti sempre stretti tra la Biblioteca di Sinalunga ed il Comune di Trequanda, e grazie alla sua sempre cordiale disponibilità abbiamo avuto la possibilità di organizzare insieme nei due Comuni incontri e riflessioni su molti dei suoi romanzi.

Per ricordarne alcuni: Il fiore dell'ibisco, Rizzoli 1985, Pimpì oselì, Feltrinelli 1995, Voli Feltrinelli 2001, Prima della quiete. Storia di Italia Donati, Rizzoli 2003, la storia struggente e drammatica di un'insegnante suicida per diffamazione accaduta in piccoli centri della Val di Nievole che Elena aveva ricostruito anche dalle fonti degli archivi comunali, e poi Pane amaro. Un immigrato italiano in America, Rizzoli, 2006 in un bellissimo incontro nella cornice della Fattoria del Colle a Trequanda.
L'ultimo Natale, il 9 marzo 2013, nel gradevolissimo ambiente del Granaio a L'Amorosa, per una serata splendida dalla quale abbiamo preso la foto di apertura

Per ricordare Elena, grate della sua amicizia, vi invitiamo a rileggere le sue opere, prendendole dallo scaffale che le abbiamo dedicato nella Biblioteca di Sinalunga.

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4 Novembre 2022

Un pensiero a quanti hanno sofferto a causa delle guerre, in occasione del 4 Novembre, Giornata dell'Unità nazionale e delle Forze Armate.
Sulla partecipazione dei giovani del territorio comunale di Sinalunga alla Grande Guerra, sono state edite diverse pubblicazioni, alcune delle quali scaricabili dalla sezione e-book ed altre da quella dedicata ai Quaderni Sinalunghesi. Per l'occasione di questo "4 Novembre" riportiamo un link per poter scaricare il Quaderno in formato digitale “Sinalunga ricorda la Grande Guerra” pubblicato nel novembre 2016, nel quale sono anche riassunte le iniziative prese negli anni del centenario.

Al tempo della Grande guerra gli abitanti del Comune di Sinalunga, donne, uomini, bambini e vecchi compresi erano 9.682
- vennero chiamati alle armi 1.600 uomini (uno per famiglia o giù di lì)
- di questi 322 morirono

OmbreEtrusche

ORME ETRUSCHE - ITINERARI EMOZIONALI INTORNO ALLA VIA LAURETANA

Oggi la Via Lauretana è oggetto di un interessante progetto di riscoperta e valorizzazione promosso da enti locali del territorio e sostenuto dalla Regione: “la Via Lauretana, da Siena a Cortona”. Partendo dall’epoca etrusca, il nostro studio si inserisce anche in questa iniziativa regionale. Le principali vie interessate dai percorsi che connettono i luoghi dei più importanti ritrovamenti etruschi a Sinalunga sono infatti la Lauretana, ma anche la Cassia, la Cornelia ed i tracciati dei monaci di Monte Oliveto Maggiore descritti nel libro “Il Mercurio olivetano” del 1628 al quale si fa esplicito riferimento nella ricostruzione dei cammini di questo territorio.
Cinque pubblicazioni digitali vanno ad aggiungersi alle altre già realizzate e messe a disposizione nelle Stanze Etrusche di Larth…

Orme Etrusche

Itinerari emozionali intorno alla Lauretana
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UN TAGLIO DEL NASTRO Speciale

L'edizione 2022 della pluricentenaria “Fiera alla Pieve” ha visto il taglio del nastro congiunto del Sindaco di Sinalunga con i rappresentanti del Comune francese di Aÿ Champagne… una pubblicazione digitale ripercorre la storia del gemellaggio

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sezione della Biblioteca Comunale di Sinalunga

VIA MAZZINI BETTOLLE
Info e contatti:
tel. 0577 631200
contatto e-mail >

ORARIO DI APERTURA
Mercoledì
mattino: dalle ore 9.00 alle ore 13.00
pomeriggio: dalle ore 15,30 alle ore 18,30
Giovedì
mattino: dalle ore 9.00 alle 13.00

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Capodanno Toscano

Storia, tradizioni, curiosità, divagazioni… riguardanti l'antico "Capodanno Toscano” (detto anche “dell’Annunziata”) perché cadeva il 25 marzo, giorno, appunto, dell'Annunciazione, in un'ampia zona intorno al territorio comunale di Sinalunga

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FESTA DELLA TOSCANA

“Dall’abolizione della pena di morte alla lotta contro i linguaggi d’odio: la Toscana terra di diritti”
Libri, parole, storie, immagini per un’educazione alla responsabilità al rispetto, ad una rinnovata coscienza civica contro ogni discorso d’odio
– Progetto Comune di Sinalunga 2021/2022 –

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“…le parole non sono neutre: possono essere caricate di energia positiva o negativa, possono provocare una reazione salvifica (“parla come ami”) oppure devastante; è importante che i ragazzi, le ragazze, ma anche gli adulti di riferimento abbiano questa consapevolezza”.

Le attività progettuali svolte con i ragazzi sono state pensate per favorire la riflessione sull’uso del linguaggio come strumento di ­deumanizzazione e discriminazione dell’altro da sé, dagli atti di bullismo fino ai discorsi d’odio usati per diffamare, insultare, ridicolizzare l’altro. 

PAROLE parole

laboratorio teatrale - performance finale di “lezione teatrale” interattiva tra attore-docente e gli alunni.
“Parco Dorking” - 26 maggio 2022

Abbiamo capito con i ragazzi che le parole come fiori sono quelle che ci fanno stare bene, che sono spesso le più difficili da dire perché ci rendono più vulnerabili e fragili, ci fanno togliere la corazza…

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PAROLE parole

Pubblicazione digitale della serie dei “Quaderni Sinalunghesi” sulla giornata di giovedì 26 maggio 2022 al Parco Dorking di Sinalunga, organizzata dal Comune di Sinalunga in collaborazione con l’Istituto comprensivo “J.Lennon”. Nel corso della mattina i partecipanti al Laboratorio Teatrale “Parole d’odio”, condotto da Lorenzo Bartoli, ne hanno riassunto le diverse fasi che si sono tenute all'interno del Teatro Comunale “Ciro Pinsuti”. Ne è scaturito un fresco, divertente, ma soprattutto significativo spettacolo, destinato a lasciare un segno molto profondo.

Festa della Liberazione

Con la Fanfara dei Bersaglieri di Siena

Piazza Garibaldi, Sinalunga, 25 Aprile 2022

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25 APRILE A SINALUNGA

lavoro di ricerca su alcune figure, locali o nazionali, che hanno avuto un ruolo durante la guerra o hanno preso posizione nei confronti della dittatura fascista, alle quali nel nostro territorio sono state dedicate una via, una piazza o una località, a cura delle classi seconde della Scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo “John Lennon”

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MERCOLEDÌ 6 APRILE 2022
20 anni dalla inaugurazione del Teatro Comunale “Ciro Pinsuti” riaperto al pubblico

Incontro del Sindaco Edo Zacchei e l'Assessore alla cultura Gianni Bagnoli con i rappresentanti delle passate Amministrazioni che si sono impegnate nella ristrutturazione e nella conduzione del Teatro Comunale.
Nel corso della serata:
– Un collegamento in streaming con Aÿ-Champagne e con Dorking
– Ricordi di vent'anni di teatro
– “Cero al Ciro”, performance a cura di: Lorenzo Bartoli, Maria Claudia Massari, Olga Rossi, Sandro Stefanini, Francesca Turrini


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25 MARZO 2022 

Sembra ieri che l’Assessorato alla Cultura del Comune di Sinalunga ed in particolare l’impegno della Biblioteca comunale, grazie anche ai contributi messi a Bando dal Consiglio Regionale della Toscana, hanno dato avvio il 25 marzo 2021 ad un progetto per il territorio intorno ai temi del “Capodanno Toscano” o per meglio dire “Capodanno dell’Annunciazione”.
Fino al 1749, in Toscana, l’anno civile iniziava infatti il 25 marzo, giorno in cui la Chiesa cattolica aveva collocato la festa dell’Annunciazione, in corrispondenza del nono mese antecedente la nascita di Gesù, nonostante che nel 1582 fosse entrato in vigore il calendario gregoriano che fissava l’inizio dell’anno al 1º gennaio. Varie città toscane, quali Pisa, Firenze, Lucca, Prato e Siena, continuarono a considerare il 25 marzo come il loro Capodanno, che trovava origine anche in una tradizione protocristiana, registrata tra gli altri da Sant’Agostino, per la quale qualche giorno dopo l’equinozio di primavera fosse avvenuta non solo l’incarnazione del Cristo, ma anche la creazione del mondo e la Resurrezione di Gesù, ossia la prima Pasqua. La Festa dell’Annunciazione e la sua ricorrenza al 25 marzo si collocava quindi all’interno delle celebrazioni della “nascita” di Gesù, che sarebbe avvenuta nove mesi dopo, il 25 dicembre.

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…E Dante che c'entra?

Si ritiene che il “viaggio” di Dante con Virgilio prende inizio nei giorni dell’equinozio di primavera. Secondo alcuni studiosi proprio il 25 marzo, secondo altri l’8 aprile.
La prima scuola di pensiero, la più diffusa, si basa sui primi versi quando appare la “lonza”, e Dante scrive che in quel momento sono le prime ore del mattino e il sole sta sorgendo nella costellazione dell’Ariete. I calcoli astronomici confermano che era il 25 marzo.
Secondo l’altra ipotesi invece, il giorno di inizio del «mezzo del cammin di nostra vita…» sarebbe in realtà l’8 aprile. In questo caso il calcolo del giorno parte dal racconto del diavolo Malacoda, nel canto XXI dell’Inferno, quando dice al Sommo Poeta che la morte di Cristo aveva provocato un terremoto che aveva fatto crollare l’ingresso della grotta del VII cerchio, richiamando la data esatta: «mille dugento con sessanta sei anni», esattamente cinque ore prima del loro incontro. Dal momento che la Pasqua di quell’anno, il 1300, cadde il 10 aprile, si ritiene che Dante intendesse riferirsi alla morte di Cristo, avvenuta, quel Venerdì Santo del 1300, appunto l’8 aprile. 

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Il percorso progettuale 2021…

…ha permesso, da un lato, di indagare le tradizioni del territorio legate ai riti della primavera e della rinascita attraverso un vastissimo apparato fotografico sullo sfondo di un paesaggio tra i più belli e riconoscibili dell’intero territorio italiano e dall’altro, ha trovato la sintesi più importante nella monografia “Sinalunga 25 marzo. Capodanno Toscano” (Quaderni Sinalunghesi, Anno XXXII, maggio 2021).
Questo primo numero ha visto l’avvio di un lavoro di documentazione, attraverso un percorso nelle opere d’arte custodite nelle Chiese del territorio comunale – Sinalunga e le sue frazioni – alla ricerca della devozione al mistero dell’Annunciazione e a come questa si è manifestata nell’iconografia religiosa. Le varie opere d’arte custodite nelle chiese grandi e piccole del territorio sinalunghese sono state descritte seguendo le “schede tecniche” tratte da “L’inventario generale degli oggetti d’arte della Provincia di Siena 1862-65 redatto da Francesco Brogi e pubblicato nel 1897, ma soprattutto da un prezioso e dettagliato racconto fotografico che ce le rende vive e bellissime. 

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E ora siamo al 25 marzo 2022:

…è stato presentato al Consiglio Regionale della Toscana un nuovo progetto con il quale si intende proseguire la ricerca delle testimonianze delle Annunciazioni nelle opere d’arte di chiese della Diocesi di Montepulciano, Chiusi e Pienza; un nuovo itinerario che è insieme paesaggio e memoria, recupero delle tradizioni e ricerca del sacro, senza confini comunali, un viaggio nella bellezza, nella storia, nell’arte e nel patrimonio culturale che ci circonda e che l’occasione del ricordo del Capodanno Toscano ci permette di documentare e valorizzare.
Il lavoro è in corso e se ne prevede la conclusione con la stampa della seconda monografia dei Quaderni Sinalunghesi entro il mese di giugno 2022, pubblicazione che sarà come sempre a disposizione presso la Biblioteca comunale di Sinalunga.

In questa nuova ricerca, come spesso succede quando ci si rivolge al passato, ai documenti, alle fonti, ecco una sorpresa inaspettata che non possiamo non condividere da subito con il nostro pubblico ed i nostri lettori. Un piccolo e-book ci racconta proprio una bella storia, la storia di una scoperta che emerge da libri preziosi, libri sacri conservati grazie alla passione ed all’amore che una persona speciale come il compianto Don Mauro Franci, già Parroco di Scrofiano, ha saputo, con costanza e perseveranza, trasferire nel suo operato e condividerlo con chi sapeva come lo avrebbe apprezzato e valorizzato come Ariano Guastaldi, Direttore del periodico Quaderni Sinalunghesi che per noi ha realizzato questa pubblicazione digitale che può essere agevolmente scaricata seguendo i link del sito.

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